Oggi inizia la seconda presidenza degli USA sotto la guida del presidente Trump e mai come questa volta gli occhi del mondo sono attenti a ciò che accadrà nella nazione più potente e complicata dell’occidente.

In un momento storico segnato da guerre, cambiamenti climatici e una imponente e dirompente rivoluzione della intelligenza artificiale e della robotica tutti i grossi player del digitale saranno a fare da claque per l’incoronazione del Re mesciato.

Abbiamo vissuto decenni condizionati da un capitalismo sfrenato e irresponsabile che ha acuito le differenze sociali e costruito un sistema di informazione complicato e sempre in discussione.

Con l’avvento dei social network è poi cambiato il modo di relazionarsi e di informarsi condizionando e cambiando anche il modo di ragionare, di prendere decisioni, di acquistare e di votare.

E nell’ubriachezza del consumismo a basso prezzo, dell’ebrezza di prodotti a prezzi stracciati e di pensieri ragionevoli perché comunicati da persone popolari è crollato il sistema democratico della maggior parte dell’opinione pubblica.

Perché la maggior parte della popolazione occidentale non ha gli strumenti per comprendere un concetto, avere spirito critico, capacità di analisi e ragionamento che vadano al di là di polarizzarsi su un essere d’accordo o contrari su concetti preconfezionati.

Classi sempre più povere di persone che partecipano a tornei di sondaggi dove gli viene chiesto di avallare scelte per le quali non hanno nessuna voce in capitolo ma che sembrano le loro.

Decisioni che li portano a essere sempre più poveri e meno rilevanti ma idealizzando nemici peggiori sono anche felici di essere portati alla irrilevanza da miserabili.

In tutto questo le piattaforme tecnologiche di uomini nati per primeggiare e fare danaro, per essere potenti e ricchi convincendosi e convincendoci che lo fanno per il nostro bene, piattaforme che con i loro padroni oggi saranno lì a fare squadra per dominare il mondo, insieme anche alla Cina e a chi ci sta a decidere il destino dell’umanità passando per la loro brama di potere e danaro.

Una situazione nella quale l’Europa è destinata a soffrire se non a morire, in una escalation di azioni e innovazioni senza regole nel resto del mondo che noi per cultura e norma non siamo in grado di contrastare condannandoci a essere solo la inutile per quanto giusta patria del diritto.

Arrivando alla piccola e insignificante Italia maggiordomo che ha bisogno di essere amico dei potenti per poter dire di contare qualcosa (e pagandola a caro prezzo, soprattutto in termini di subalternità).

Una situazione davvero pericolosa che forse ci porta a considerazioni e azioni di rottura di questo sistema che ci sta incatenando in strumenti digitali per creare reddito e condizionare scelte in un circolo vizioso senza fine. 

Esistono alternative ai sistemi di comunicazione social e digitale e potremmo fare a meno di quelli che ci condizionano? Certo, ma in fondo non le vogliamo.

Non li vogliono sia chi non capisce i rischi che chi non li capisce perché alla fine siamo anche noi schiavi della monetizzazione del nostro tempo, della reputazione, delle attività e dei servizi che vendiamo attraverso e non vogliamo rinunciarci accettando il danno minore.

Un sistema diabolico che ci fa scegliere per l’uovo oggi che la gallina che non si sa se ci sarà (e se ci sarà un domani, anche).

Esistono alternative a questo sistema capitalistico dove chi nasce deve diventare forza lavoro e produrre reddito senza cercare modelli anacronistici di socialismo o comunismo?

Possibile che non si riesca a trovare una strada diversa?

Onestamente credo di no, al di là delle belle parole di una certa intellighenzia la massa condizionata diventa valanga inarrestabile per avallare un futuro dove loro sono consumatori allevati per quello.

Oggi diventa presidente Donald Trump segnando l’inizio dell’Era Plutocratica Assoluta.

Auguri all’umanità che non sia l’inizio della fine.

, ,
insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

Similar Posts
Latest Posts from insopportabile

Rispondi